Obbligo di patente a punti nei cantieri: chi possiede l’attestazione SOA ne è esonerato

Uno sguardo alla nuova misura introdotta dal DL Pnrr che entrerà in vigore a partire dal 1° ottobre 2024

Nel mondo dell’edilizia, la sicurezza è un argomento di primaria importanza, sia per la salvaguardia dei lavoratori sia per la qualità delle costruzioni. Con l’obiettivo di migliorare quest’area cruciale, il settore edile sta per vivere un cambiamento significativo con l’introduzione della nuova patente a punti, a partire dal 1° ottobre 2024.

Alcune imprese temono questa novità, considerandola come un ulteriore ostacolo burocratico posto di fronte a loro. Tuttavia, l’obbligo in questione non è applicabile a qualsiasi azienda: i migliori operatori economici del settore, infatti, sono già in possesso di un documento grazie al quale sono esonerati dall’obbligo stesso.

Spieghiamo tutto nel seguente articolo nel quale esamineremo i punti salienti della nuova misura.

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Come funziona la nuova patente a punti per i cantieri edili?

La patente a punti è un nuovo meccanismo di controllo e incentivazione introdotto nel settore dell’edilizia per rafforzare la sicurezza nei cantieri. Questa misura, efficace dal 1° ottobre 2024, come stabilito dal Decreto Legge n. 19 del 2 marzo 2024, mira a creare un ambiente di lavoro più sicuro e regolamentato, soprattutto in un ambito noto per i suoi rischi​​​.

Il funzionamento della patente a punti si basa su un sistema di crediti: ogni impresa o lavoratore autonomo che opera in cantieri temporanei o mobili inizia con un punteggio di 30 punti che può subire decurtazioni in caso di infortuni sul lavoro o altre violazioni delle norme di sicurezza. Per esempio, un infortunio che provochi un’inabilità permanente al lavoro comporta una decurtazione di quindici crediti. Inoltre, un’inabilità temporanea assoluta superiore ai quaranta giorni si traduce in una perdita di dieci crediti​.

Insomma, la nuova misura ricorda in un certo qual modo il sistema di punteggio introdotto per la patente di guida e, a somiglianza di quest’ultima, include anche un meccanismo di reintegro dei crediti.

In particolare, le imprese e i lavoratori autonomi possono riacquisire il punteggio perduto frequentando corsi di formazione specifici in materia di pratiche di sicurezza, fino a un massimo di 15 crediti.

Betoniera all'interno di un cantiere | SOAsemplice

Nuova patente a punti: obiettivi dell’iniziativa e sanzioni previste nei confronti degli inadempienti

Uno degli obiettivi primari della patente a punti è quello di eliminare il mancato adempimento degli obblighi di regolarità organizzativa e formativa da parte delle imprese. Questa iniziativa affronta una delle principali difficoltà riscontrate nella gestione dei cantieri: assicurare l’accesso solo a imprese e lavoratori autonomi in regola con questi obblighi​​. Fino ad ora, infatti, troppo spesso si sono verificati casi di formazione scaduta o insufficiente, mancanze nelle idoneità sanitarie, e altre inadeguatezze che mettono a rischio la sicurezza dei lavoratori.

Peraltro, fa piacere notare che non si tratta di un sistema di controllo focalizzato esclusivamente sulla ‘punizione’ degli inadempienti: come abbiamo visto, infatti, a questi ultimi viene data la possibilità di recuperare i crediti persi, premiando così la conformità e la responsabilità in ambito edile e incentivando la formazione continua e l’aggiornamento professionale dei lavoratori.

Vediamo ora, in breve, quali sono le sanzioni previste dal Decreto in riferimento al nuovo sistema di controllo.

Nel caso in cui un’impresa o un lavoratore autonomo operi in un cantiere temporaneo o mobile senza essere in possesso della patente a punti, o con un punteggio inferiore al limite minimo di 15 crediti, è prevista una sanzione amministrativa che va dai 6.000 ai 12.000 euro, configurandosi così come una penalità economica significativa. Si aggiunge a ciò l’esclusione per sei mesi dalla partecipazione ai lavori pubblici, un provvedimento che va a incidere direttamente sulla possibilità di acquisire nuove commesse​.

Attestazione SOA: chi la possiede è esonerato dall’obbligo di patente a punti

Non rimane da affrontare che un ultimo punto particolarmente rilevante in relazione a questo nuovo meccanismo di controllo sulla sicurezza nei cantieri: non tutte le aziende sono tenute a soddisfare l’obbligo di patente a punti. In particolare, sono esonerate dall’obbligo in questione tutte quelle imprese in possesso dell’attestazione SOA.

Spendiamo alcune parole su questo documento, in favore dei lettori che non ne conoscono i dettagli.

L’attestazione SOA è un certificato che qualifica le imprese per la partecipazione a gare d’appalto pubbliche per lavori di importo pari o superiore a 150.000 euro. Viene rilasciata da enti privati accreditati dall’ANAC, noti come Società Organismi di Attestazione, previa dimostrazione del possesso di una serie di requisiti di natura economica, fiscale, giuridica, tecnica e professionale.

Ma perché le aziende che possiedono questa certificazione non sono obbligate a soddisfare i requisiti introdotti sulla patente a punti?

Il motivo è semplice: il sistema, come detto, è stato messo a punto per garantire la sicurezza sul lavoro e il mantenimento, da parte degli operatori economici, di elevati standard di qualità e affidabilità. Ma l’attestazione SOA rappresenta essa stessa un riconoscimento di qualità e affidabilità, attestando il possesso dei requisiti indicati in precedenza.

Insomma, la decisione di esentare le imprese con certificazione SOA dal sistema della patente a punti è motivata dalla considerazione che queste aziende, avendo già superato rigorosi controlli e dimostrato il rispetto di standard qualitativi elevati, includendo aspetti legati alla sicurezza, possono essere considerate meno a rischio di violazioni in questo ambito. La logica è quindi quella di non sovraccaricare di ulteriori obblighi le imprese già riconosciute come affidabili e conformi ai requisiti di sicurezza.

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In conclusione

L’introduzione della patente a punti nei cantieri edili rappresenta un passo significativo verso l’aumento della sicurezza e la responsabilizzazione delle imprese e dei lavoratori autonomi nel settore dell’edilizia. Questa misura, che equilibra efficacemente incentivi e sanzioni, non solo mira a ridurre gli infortuni e le violazioni delle norme di sicurezza, ma incoraggia anche un continuo impegno nella formazione e nell’aggiornamento professionale.

Il fatto che le imprese in possesso dell’attestazione SOA siano esentate da questo obbligo, per la loro già dimostrata conformità a elevati standard di qualità e sicurezza, sottolinea ulteriormente la serietà e il rigore del sistema.

Se possiedi un’impresa edile e desideri rimanere competitivo, assicurati di adempiere ai nuovi obblighi. Oppure, scegli la soluzione più vantaggiosa: richiedi l’attestazione SOA. In questo modo, non solo potrai esser certo di essere in regola per quanto riguarda i lavori nei cantieri temporanei e mobili, ma sarai in possesso dell’unico strumento che ti permette di accedere agli appalti pubblici di maggior valore.

Un caveat necessario: la procedura burocratica per la richiesta della certificazione SOA è piuttosto complessa e anche un minimo errore in fase di gestione della documentazione o di soddisfacimento dei requisiti può fare la differenza. Se vuoi evitare questi rischi, contattaci adesso: con SOAsemplice hai la garanzia di ricevere il supporto di un team di consulenti esperti che ti supporteranno lungo l’intero iter, e anche oltre.

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